Il Manifesto dello Stato Minimo

La libertà d’intraprendere un’attività economica è uno dei diritti fondamentali dell’Uomo”

RIFORME INDISPENSABILI PER L’ITALIA – Principi essenziali

(elenco provvisorio, graditi i suggerimenti)

1. FISCODrastica riduzione della pressione e degli adempimenti

– Statuto del contribuente adottato con legge costituzionale, in cui inserire anche il tetto massimo alla pressione fiscale pro-capite.

– Eliminazione del sostituto d’imposta.

– IVA: aliquota unica al 5%; cancellazione di tutti i regimi agevolativi e speciali.

– Imposta sui redditi : proporzionale (flat tax) ad aliquota unica 20% (maggiori deduzioni/detrazioni per redditi bassi).

– Imposta negativa come sussidio ai meno abbienti (es. reddito annuo < 5.000 euro).

– Eliminazione chirurgica dei balzelli centrali e locali (es. canone RAI, bollo auto, tasse annuali vidimazione libri sociali, ecc..)

– Eliminazione della giungla delle agevolazioni, soggettive e di settore (es. cooperative, associazioni).

– Semplificazione e raggruppamento degli adempimenti contabili e dichiarativi: tutto in una pagina.

– Eliminazione del corpo della GdF e assorbimento del relativo organico tra le forze dell’ordine, per presidio della sicurezza territoriale.

– Eliminazione delle procedure esecutive fiscali privilegiate (fermo amministrativo, ipoteca, blocco c/c) e ritorno al regime giurisdizionale ordinario del processo di esecuzione.

– Eliminazione del reclamo-mediazione farsa.

– Contenzioso gestito da magistrati professionali (v. giustizia).

– riduzione del contributo unificato di iscrizione a ruolo.

2. LAVOROVia lo Stato dal rapporto di lavoro

– Massima libertà delle forme e degli accordi contrattuali : ritorno al codice civile e depotenziamento efficacia dei CCNL. Vale quanto scritto, il giudice non può riqualificare il rapporto di lavoro ma solo interpretarne le modalità. Se il rapporto si risolve senza giusta causa, risarcimento.

3. PREVIDENZALiberalizzazione e vita lavorativa a misura dell’individuo

– Liquidazione dell’INPS e creazione di un mercato concorrenziale della previdenza: ciascuno è libero di predisporre il proprio piano previdenziale, con qualsiasi compagnia assicurativa adeguata.

In un breve periodo transitorio, le pensioni vanno ricalcolate esclusivamente in base al metodo contributivo, con un minimo di legge di 1000 euro mensili. Chi in base a tale ricalcolo non ci arriva, beneficia dell’integrazione al minimo.

– Capitalizzazione individuale: ognuno costruisce il proprio piano previdenziale, concordando con l’impresa assicuratrice le rate e la durata dei versamenti, in modo da poter stabilire liberamente quando e con quale assegno andare in pensione.

– imposta negativa e riduzioni ticket per i meno abbienti.

– revisione di tutti i sussidi e taglio di quelli parassitari.

4. DEBITO PUBBLICO. Abbattimento e razionalizzazione

– Spending review generale e razionalizzazione delle voci di spesa, specie nella sanità e nell’istruzione pubblica.

– Alienazione o impiego più razionale e fruttifero del patrimonio pubblico di ogni natura: immobili, imprese, partecipazioni.

– Taglio dei sussidi alle imprese e al sottobosco politico.

5. SCUOLAAl servizio degli studenti, non degli insegnanti

– Buoni scuola tarati sul reddito del nucleo familiare, da utilizzare in strutture private o pubbliche in concorrenza, a scelta della famiglia.

– Istituzione del manager scolastico.

– Valutazione dei docenti da parte di alunni e famiglie ed esonero dei professori incapaci.

6. PUBBLICA AMMINISTRAZIONEDrastica riduzione di funzioni, meno personale, pagato secondo il merito

– Revisione generale delle funzioni dello Stato (=riduzione drastica).

– Diminuzione degli organici in base al calcolo del fabbisogno di personale per ogni funzione.

– Esodo graduale degli esuberi, anche con incentivi.

– Rimodulazione delle retribuzioni: meno ai livelli apicali, più ai medio-bassi, con cospicua componente legata ai risultati.

– Semplificazione generale delle procedure amministrative. Valutazione delle carriere in base al risultato per i cittadini.

– Liberalizzazione dei settori ancora non pienamente concorrenziali (trasporti, energia, poste, telecomunicazioni, servizi professionali, banche e assicurazioni, ecc.).

– Privatizzazione delle imprese pubbliche (RAI compresa) e liberalizzazione, con creazione di un mercato concorrenziale.

– Contratto di lavoro pubblico solo a tempo DETERMINATO, rinnovabile in assenza di note di demerito costituite da sanzioni disciplinari irrogate da un organismo imparziale.

– Eliminazione generale dei regimi autorizzatori per il cittadino: tutto ciò che non è espressamente vietato è permesso.

– Motivazione circostanziata di ogni provvedimento di diniego o di ostacolo all’attività del cittadino.

7. GIUSTIZIAFine della casta dei magistrati a vita

– Unificazione delle giurisdizioni : basta con le pronunce separate o addirittura contraddittorie.

– Separazione carriere: il PM è l’avvocato dell’accusa.

– Incarico di magistrato a tempo esclusivamente determinato.

– Reclutamento dei magistrati esclusivamente tra i professionisti del diritto (avvocati, di regola, altri professionisti per particolari materie, es. commercialisti per le sezioni tributarie) con anzianità minima, a seconda del grado di giurisdizione in cui si deve operare (da 5 a 15 anni).

– Privatizzazione degli organi: collegi arbitrali per le fasi di merito (Tribunale e Corte d’Appello); Corte suprema di legittimità con reclutamento dei giudici per concorso pubblico tra ex giudici del merito con anzianità di almeno 10 anni.

– Ricorribilità diretta alla Corte costituzionale per lesione dei diritti costituzionali dell’individuo.

– Ripristino del termine di prescrizione: il cittadino non può pagare sulla sua pelle le inefficienze della macchina giudiziaria.

8. IMMIGRAZIONE – multietnicità, non multiculturalismo

Non è ammesso l’ingresso clandestino in Italia, salva l’applicazione delle norme internazionali sui rifugiati (veri).

– Qualunque straniero entri nel territorio dello Stato per rimanerci è tenuto ad imparare e ad usare in pubblico la lingua italiana e a rispettare le leggi e le tradizioni italiane. La cittadinanza si acquisisce dopo almeno 10 anni di residenza e buona condotta.

9. URBANISTICAFuga dalla pianificazione sovietica

– Liberalizzazione generale dell’uso dei suoli privati, purché gli interventi di nuova edificazione siano tecnicamente compatibili con l’ambiente.

– Il diniego agli interventi dev’essere rigorosamente motivato e per casi estremi (v. sopra, obbligo di motivazione circostanziata degli atti amministrativi).

10. INFORMAZIONE : Dovere di correttezza

Obbligo di contraddittorio effettivo nei dibattiti televisivi e online.

11. SANITÀ – Concorrenza tra strutture pubbliche e private

– Lo Stato valuta l’efficienza delle strutture, che vanno privatizzate creando un mercato concorrenziale della sanità.

– Vale il principio di sussidiarietà (dove non può arrivare il privato, supplisce la pubblica amministrazione)

12. RIFORMA DELL’UE Abbattere il pachiderma burocratico dell’Unione e ripartire da una Federazione/Confederazione Europea.

L’istanza di recupero di sovranità degli Stati dell’UE non è una boutade. Il processo di integrazione europea, da Maastricht in poi, è stato costellato di errori. L’unificazione monetaria è stata frettolosa e doveva seguire – non precedere – la soluzione della questione della definizione precisa del soggetto politico.

Si può rimediare ricostituendo un’alleanza tra Stati indipendenti, in forma iniziale di Confederazione, perseguente scopi comuni in materia di sicurezza, difesa e politica estera, mediante apposite istituzioni, pur mantenendo ciascuno Stato piena indipendenza e sovranità. In seguito e per gradi può valutarsi l’opportunità di integrare le funzioni fino alla creazione di una vera federazione, con una propria Costituzione.

13. RIFORME COSTITUZIONALI – Riscrivere la parte economica

– Riformulazione degli artt. 35-47 della Costituzione, espungendo tutte le scorie del socialismo reale e immettendo i principi del liberismo nel testo: intangibilità assoluta della proprietà privata, salvo esclusive ragioni di sicurezza pubblica, per cause eccezionali, da motivare rigorosamente.

– Inserimento in Costituzione della meritocrazia e quindi del principio della concorrenza come metodo di funzionamento del sistema economico, contro privilegi e monopoli d’ogni tipo.

Luca Maria Blasi

Avvocato cassazionista e Dottore commercialista titolare di Studio. Giudice tributario.

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